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La moda italiana è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo e gli italiani sono sempre più spesso identificati come persone eleganti, attente a ciò che indossano e sempre aggiornate sulle nuove tendenze. Stereotipo o realtà? Proviamo insieme a scoprire di più sulla storia della moda in Italia e sul successo del “made in Italy” nel mondo, i fattori che hanno influenzato così tanto il modo in cui gli stranieri vedono gli italiani.

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La moda in Italia: un po’ di storia

Se in principio grazie all’abbigliamento era possibile riconoscere un normale cittadino da un nobile, possiamo dire che la Rivoluzione Francese cambia le carte in tavola e, a partire dall’Ottocento, diventa sempre più difficile distinguere la classe sociale di una persona soltanto dai suoi abiti. E’ quindi Parigi a inaugurare, in questo periodo, la produzione di modelli come prodotti di massa.

Dove trova posto, però, la moda italiana? In Italia la moda è un fenomeno relativamente recente: è pur vero che l’Unità d’Italia (1861) porta con sé la necessità di creare un’identità nazionale anche dal punto di vista “vestiario”, ma nemmeno l’Ente nazionale moda creato durante il fascismo riuscirà a imboccare la strada giusta e a diffondere un modello in tal senso.

Diverse sono le sfilate tra il 1946 e il 1951, organizzate per promuovere la moda italiana, ma sarà solo nel 1949 che si inizierà a parlare di “alta moda”. Il merito va alle sorelle Fontana, sarte e imprenditrici romane diventate celebri grazie alla creazione dell’abito nuziale dell’attrice Linda Christian. 

Dal punto di vista geografico possiamo identificare, a questo punto, due assi fondamentali nello sviluppo della moda italiana: l’asse Firenze-Roma e l’asse Torino-Milano. In quegli anni nascevano infatti a Torino e a Milano, rispettivamente, il nuovo Ente moda e il Centro italiano della moda. Questo porterà le due città ad entrare in competizione, sfidandosi nel tempo a colpi di sfilate e mostre.

E a trarre vantaggio da questa competizione sarà l’imprenditore Giovan Battista Giorgini: la sfilata da lui organizzata nel 1951 a Firenze è quello che viene considerato il momento della nascita vera e propria della moda italiana. La sfilata era stata organizzata per mostrare abiti ai compratori provenienti dall’America, perciò potremmo anche considerare questo momento come il primo, grande passo verso l’estero.

Moda e cultura italiana: il successo del Made in Italy

Qui inizia perciò la grande avventura della moda italiana che, proprio in quei primi importantissimi anni, sbarca già Oltreoceano e conquista il cuore del pubblico americano. Da quel momento è un susseguirsi di successi che parlano italiano, andando di pari passo con l’evoluzione della moda, ma anche della società e della cultura italiana. 

I motivi di questo successo italiano?

Il merito è senza dubbio della creatività, dell’ingegno e della maestria degli artigiani, che creavano e creano tuttora abiti e accessori in modo preciso e in uno stile inconfondibile, che ormai tutti riconoscono come “italiano”. 

Il successo della moda si lega poi ai marchi e agli stilisti italiani, conosciuti e apprezzati per il design, la qualità, l’eleganza e l’esclusività dei loro prodotti tessili. Questi abiti vengono mostrati sulle passerelle delle maggiori capitali della moda al mondo e sono, tra le altre cose, sinonimo di lusso. Insomma, per finire potremmo dire che l’industria della moda non è solo manifatturiera, è anche un’industria culturale che è parte integrante della società italiana. 

Voi amate la moda italiana? Avete nel vostro armadio capi firmati da stilisti italiani?

Bibliografia: