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Il 25 aprile in Italia è festa nazionale, perciò molte attività lavorative restano chiuse. Che cosa si celebra nel giorno della Liberazione? Quale momento storico importante è nascosto dietro a questa data? Scopriamolo insieme.

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Guerra, occupazione…

Durante la Seconda Guerra Mondiale l’Italia ha vissuto uno dei suoi momenti più bui: in questo periodo il Paese era dominato dai fascisti ed alleato di Hitler. L’Italia era però decisamente impreparata a partecipare alla guerra e lo dimostrano le sue continue sconfitte in battaglia. Proprio l’impreparazione, la struttura debole dello Stato italiano e le suddette sconfitte hanno portato l’8 settembre del 1943 alla firma di un armistizio con gli Alleati (Stati Uniti, Unione Sovietica e Regno Unito) da parte del re Vittorio Emanuele III e alla deposizione e all’arresto del dittatore Benito Mussolini. L’Italia, fin dopo l’armistizio, è rimasta divisa tra le zone del sud, dov’erano sbarcati gli Alleati, e quelle del nord, occupate dalle forze naziste. Pochi giorni dopo, inoltre, Mussolini è stato liberato e ha fondato la Repubblica di Salò, uno “stato” controllato dai nazisti.

… e, finalmente, liberazione

Il 9 settembre 1943 è nato il Comitato di Liberazione Nazionale, un organismo politico e militare che univa i partiti antifascisti e, come le prime formazioni partigiane nate nello stesso periodo, aveva lo scopo di abbattere definitivamente le forze fasciste e naziste che occupavano l’Italia. I movimenti politici e militari che avevano questo obiettivo venivano chiamati “Resistenza”.

Era iniziata quindi la guerra di liberazione italiana, i cui protagonisti era appunto i partigiani, gli Alleati e l’Esercito Cobelligerante italiano, la parte dell’esercito regio che era diventato alleato degli Angloamericani. In questa guerra hanno avuto particolare importanza le brigate partigiane, a cui si era unita nel tempo gran parte della popolazione italiana. Contadini, operai, donne e persino bambini hanno contribuito alla resistenza armata contro i nemici fascisti e nazisti.

La liberazione, tuttavia, non è arrivata in un solo giorno e alcune città sono state liberate (o si sono liberate “da sole”) già il 21 (Bologna) o il 23 aprile (Genova) 1945: la fine effettiva della guerra di liberazione l’avremo solo il 3 maggio.

Perché il 25 aprile?

Il 25 aprile, festa della Liberazione e giorno della Resistenza, è una data simbolica, scelta nel 1946 e poi resa festa nazionale nel 1949. Il 25 aprile 1945 è stato il culmine delle operazioni della Resistenza, il giorno in cui tutte le forze antifasciste sono insorte contro gli occupanti ancora presenti sul territorio italiano, assumendo il potere. Con l’Italia ormai libera avremo, in seguito, il referendum per la scelta tra monarchia e repubblica, con la conseguente nascita della Repubblica Italiana e la stesura della Costituzione.

Come si festeggia il 25 aprile in Italia?

Il 25 aprile gli italiani non lavorano e hanno la possibilità di partecipare a numerose manifestazioni in tutte le principali città italiane, durante le quali si tengono discorsi da parte di personalità politiche, cortei, mostre e proiezioni di video-interviste con i partigiani. Molto spesso durante questi eventi è possibile sentire la ormai celeberrima (per altri motivi) “Bella ciao”, canto popolare simbolo del movimento della resistenza italiana ed oggi usato come inno alla libertà e alla resistenza in molte parti del mondo.

Bibliografia: